look at special Website for
E.A.S.I. Cup 2025Lo
sport ed integrazione sociale internazionale
7
giorni in Austria
Il diario di bordo di una partecipante
di Ida Balzano-3118-
Quando ho saputo che dovevo partire per Linz, in Austria, ero molto
entusiasta e piacevolmente elettrizzata. Mi chiesi, come ci saremo andati fin
lì e dopo poco ho saputo che saremo partiti con il pulmino dell’ASL. Siamo
partiti alle 6,30 del 10 luglio dal Centro di Salute Mentale di Torre del
Greco, in compagnia di tre operatori e quattro ragazzi, eravamo stati invitati
a partecipare ad una manifestazione sportiva internazionale di calcio, tennis,
bowling e nuoto, diretta da arbitri federali per ragazzi con problemi psichici.
Abbiamo viaggiato molto in autostrada e ci siamo fermati a Udine, ove passando
per Piazza 1° Maggio abbiamo ammirato l’Orologio del Sacrario ai Caduti, una
bella opera scultorea con due statue in bronzo che battendo una campana scandivano le ore. Ci siamo recati
poi in un piccolo ed accogliente albergo ristorante in un bel giardino, ove
dopo aver cenato abbiamo pernottato. Il giorno dopo arrivati a Linz, in
Austria, pioveva a dirotto e faceva anche freddo: un paese umido e ho avuto
qualche rimpianto per il caldo sole di Napoli. La città è molto bella con delle
caratteristiche case di contadini ed è arroccata su una montagna. Ho provato la
tipica cucina austriaca e della pasta scotta e guarnita con la marmellata di
mirtilli e qualche volta variava la pietanza con del riso in bianco, ma sempre
scotto. L’emozione è stata grande quando sul campo da gioco, ogni nazione ha
presentato la sua bandiera e quando è toccato a noi è stata ancora più forte, tanto
da farci quasi piangere ascoltando l’Inno di Mameli. Il giorno dopo siamo
andati a visitare la cattedrale di Linz, una chiesa in stile gotico. Vi era un
enorme organo che suonava una dolce melodia. La passeggiata in città è stata
molto bella e meno bella è stata la sconfitta che hanno subito i miei amici
dagli Austriaci; abbiamo dovuto accontentarci di un premio di consolazione. Il
giorno dopo Pippo, uno di noi, bravissimo nel parlare le lingue e meno nello
sport, ha partecipato alla conferenza in inglese, parlando della nostra
attività sportiva calcistica e del prossimo torneo internazionale di calcio che
vorremo poter ospitare in Italia nel 2008. Finita la conferenza ci siamo recati
a Vienna, nella piazza principale abbiamo visitato la Chiesa di Santo Stefano e
del Bambinello Benedetto, una stupenda cattedrale di stile barocco, piena di
luci e sfarzose opere dorate e con lucenti marmi policromi. Nella piazza cerano
delle carrozzelle molto caratteristiche, trainate da bei cavalli bianchi e
guidate da vetturini in costumi dell’800. A fianco, quasi al centro della
piazza c’era una statua molto strana che rappresentava un poeta, ma… non era
ciò che sembrava, era un mimo, immobile ed elegante mente abbigliato, tutto in
sfavillante argento. D’un tratto, improvvisamente si mosse e ci salutò, era
molto bravo ad interpretare il suo ruolo di artista: entusiasti e molto
divertiti abbiamo scattato delle simpatiche foto. I giorni sono trascorsi
rapidamente e un po’ stanchi, ma tanto soddisfatti, abbiamo fatto ritorno da
questa avventura meravigliosa che ha lasciato nel nostro cuore un indelebile
ricordo.