ESPERIENZE RIABILITATIVE

Lo sport ed integrazione sociale internazionale

 

7 giorni in Austria

Il diario di bordo di una partecipante

di Ida Balzano-3118-

 

Quando ho saputo che dovevo partire per Linz, in Austria, ero molto entusiasta e piacevolmente elettrizzata. Mi chiesi, come ci saremo andati fin lì e dopo poco ho saputo che saremo partiti con il pulmino dell’ASL. Siamo partiti alle 6,30 del 10 luglio dal Centro di Salute Mentale di Torre del Greco, in compagnia di tre operatori e quattro ragazzi, eravamo stati invitati a partecipare ad una manifestazione sportiva internazionale di calcio, tennis, bowling e nuoto, diretta da arbitri federali per ragazzi con problemi psichici. Abbiamo viaggiato molto in autostrada e ci siamo fermati a Udine, ove passando per Piazza 1° Maggio abbiamo ammirato l’Orologio del Sacrario ai Caduti, una bella opera scultorea con due statue in bronzo che battendo una  campana scandivano le ore. Ci siamo recati poi in un piccolo ed accogliente albergo ristorante in un bel giardino, ove dopo aver cenato abbiamo pernottato. Il giorno dopo arrivati a Linz, in Austria, pioveva a dirotto e faceva anche freddo: un paese umido e ho avuto qualche rimpianto per il caldo sole di Napoli. La città è molto bella con delle caratteristiche case di contadini ed è arroccata su una montagna. Ho provato la tipica cucina austriaca e della pasta scotta e guarnita con la marmellata di mirtilli e qualche volta variava la pietanza con del riso in bianco, ma sempre scotto. L’emozione è stata grande quando sul campo da gioco, ogni nazione ha presentato la sua bandiera e quando è toccato a noi è stata ancora più forte, tanto da farci quasi piangere ascoltando l’Inno di Mameli. Il giorno dopo siamo andati a visitare la cattedrale di Linz, una chiesa in stile gotico. Vi era un enorme organo che suonava una dolce melodia. La passeggiata in città è stata molto bella e meno bella è stata la sconfitta che hanno subito i miei amici dagli Austriaci; abbiamo dovuto accontentarci di un premio di consolazione. Il giorno dopo Pippo, uno di noi, bravissimo nel parlare le lingue e meno nello sport, ha partecipato alla conferenza in inglese, parlando della nostra attività sportiva calcistica e del prossimo torneo internazionale di calcio che vorremo poter ospitare in Italia nel 2008. Finita la conferenza ci siamo recati a Vienna, nella piazza principale abbiamo visitato la Chiesa di Santo Stefano e del Bambinello Benedetto, una stupenda cattedrale di stile barocco, piena di luci e sfarzose opere dorate e con lucenti marmi policromi. Nella piazza cerano delle carrozzelle molto caratteristiche, trainate da bei cavalli bianchi e guidate da vetturini in costumi dell’800. A fianco, quasi al centro della piazza c’era una statua molto strana che rappresentava un poeta, ma… non era ciò che sembrava, era un mimo, immobile ed elegante mente abbigliato, tutto in sfavillante argento. D’un tratto, improvvisamente si mosse e ci salutò, era molto bravo ad interpretare il suo ruolo di artista: entusiasti e molto divertiti abbiamo scattato delle simpatiche foto. I giorni sono trascorsi rapidamente e un po’ stanchi, ma tanto soddisfatti, abbiamo fatto ritorno da questa avventura meravigliosa che ha lasciato nel nostro cuore un indelebile ricordo.